29 novembre 2007

La voglia di un bacio proibito

Una giornata qualunque di lavoro, tra i colleghi d'ufficio, tra le carte che si accumulano li sulla scrivania, davanti il PC con mille email da leggere, a cui dare una risposta, da inoltrare o da prendere e inserire nell'area di lavoro.

Il telefono squilla come sempre, le solite voci che conosci da tempo che voglio risposte, tu che cerchi sempre di accontentare tutti, cerchi di avere sempre la risposta pronta su come procedono i lavori. Ogni cosa scorre come sempre eppure sai che dietro ad ogni momento ti attende quel desiderio che da tempo porti dentro, sai che quando senti quella voce, non sempre, ma ogni tanto, risveglia qualcosa in te, una sensazione, un emozione, una voglia di proibito.

Rispondi al telefono, è per lui, gli passi la cornetta e lo guardi come se nulla fosse, ma fermi gli occhi sui suoi un attimo di più, ti passa vicino e con l'orecchio segui i suoi passi nel corridoio, sei curiosa vuoi sapere con chi sta parlando, chi è quella donna per lui.
Mentre cerchi di lavorare con gli occhi sul PC, continui ad ascoltare i suoni e le voci in fondo al corridoio, suoni che vengono dalla sala riunioni,lo senti sorridere, ti assale un pizzico di gelosia, sei cosciente di non amarlo, ma di desiderarlo e basta.
Ripassa nel corridoio, dietro la tua sedia per tornare alla sua scrivania, cerchi di far finta di nulla, cerchi di non far trapelare nulla dai tuoi movimenti, tieni gli occhi sul PC, ma lasci che i tuoi senti assaporino e captino ogni attimo di quel percorso.

Ricadi nel torpore della giornata nella routine del lavoro, qualche chiacchiera tra colleghi una pausa per un caffè, via di nuovo tra mail e documenti; si alza prende la giacca, pensi 'sta uscendo' e ti domandi già per dove e per quanto, fuori da li non sai nulla di lui.

Arriva la fine della giornata, manca mezzora e andrai a casa, ma sembra che per te le piccole emozioni della giornata serbi ancora un momento; arriva un cliente inaspettato, lui va in riunione e ti chiede di raggiungerlo.

Ti siedi acconto lui e mentre la riunione scorre via, riesci a soffermarti suoi suoi capelli, sul suo naso, la bocca, mentre parla ne approfitti per scrutare il suo viso ancora e ancora, ti immagini come sia la sua pelle al tatto, che sapore hanno le sue labbra e scendi a guardare le sue mani.
Ti stai perdendo pezzi della conversazione persa nell'ascoltare la sensazione di lui vicino a te, ferma ad ascoltare il desiderio di baciarlo solo per un attimo, non chiedi cosa potrebbe succedere dopo, non ti chiedi se ricambierebbe, il quel momento non conta, senti solo la sensazione, una piccola passione.

In quel momento desideri un bacio, desideri non un bacio qualsiasi, non dato a chiunque, ma desideri quel bacio, dato da quelle precise labbra e non importa il momento.

La riunione finisce è tardi devi scappare se no perdi il treno, prendi al volo giacca , la borsa, lui ti passa vicino e ti ringrazia per esserti fermata più allungo dell'orario, quella sua gentilezza è disarmante, sei li e pensi 'lo bacio ed esco', per un attimo credi di poterlo fare, per un attimo ti dici 'perché no!'.

Prendi il portatile ed esci via di corsa verso il treno e ti dici 'la prossima volta', ma sai che una prossima volta non ci sarà perché il telefono suona: 'ciao amore, sono uscita adesso c'è stata una riunione all'ultimo minuto, sto tornando a casa a dopo'.

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