03 gennaio 2008

Un lungo addio

Capitolo 1

Sono passati ben 7 anni, in certi casi sono volati via, in altri il tempo sembrava che si congelasse per poi ripartire, 7 anni della mia vita in cui sono cresciuta, dalla ventenne spensierata e senza problemi alla ragazza adulta quasi donna, perchè donna ancora non mi sento.

E sono qua a guardarmi indietro, a guardare questo lungo percorso per capire e per darmi una ragione per chiudere definitivamente questa porta per non voltarmi più indietro.

Sento ancora il sapore delle mie parole, vedo ancora i tuoi occhi nel buio della macchina, la sensazione di lontananza tra noi come se profondi abissi separassero quel breve spazio tra me e te.
Li seduti nella mia macchina, dopo una serata con amici, dopo un lungo periodo che stavo lontano da te, non fisicamente, ma sentimentalmente e nell'anima, tu avevi capito e avvertito che c'era qualcosa che non andava, sentivi la mia inquietudine.

'cosa c'è, mi stai lontano e non capisco cosa non vada, sei distante come l'altra volta che te ne sei andata' silenzio nel buoi dell'auto fermi sotto a casa di tuo padre ti guardavo e pensavo 'non va S, non va proprio tra di noi, io non c'è la faccio più', 'cosa non va?'.
'io ciò provato, ma tra noi non va, io ti voglio un bene dell'anima, ma non ti amo più, so che è crudele che non ti può bastare ma non riesco ad amarti più'.

Il silenzio scende sull'auto, mi posso solo immaginare il dolore che tu possa provare, ma so anche che non potrò fare nulla per lenire quella ferita, di certo non potrò essere io la spalla su cui potrai piangere e non sarò l'amica che ti aiuterà facendoti uscire e divertire.
E così mi trovo ad essere il carnefice, ma dentro per l'affetto che provo vorrei essere anche il guaritore, ma non posso avere entrambi i ruoli perchè potrei crearti solo confusione e ancora dolore.

E' finita!

Ricordo le lunghe ore passate in macchina a parlare, devo dire che tu mi hai stupito, mi aspettavo un uomo che avrebbe urlato, spaccato muri, che avrebbe fatto una scenata che mi avrebbe intimato di prendere la mia roba ed andarmene.

Invece, sei rimasto calmo, mi hai chiesto delle spiegazioni, mi hai chiesto il perchè ed hai ascoltato tutto stoicamente, hai voluto che rimanessi li quella notte, ormai era tardi per andare dovunque.
Mi hai dato la possibilità solo per quella notte di essere boia e guaritore, anche se per una infinitesima parte.

Il mattino via dalla casa che condividevamo, via dai mille ricordi presenti, via da quello che per 7 anni era la mia vita e che per molto tempo credevo sarebbe stata la mia vita. Oggi vivo da sola in un piccolo appartamento, ma sono in procinto di partire per un lungo viaggio, perchè questo addio da te mi è troppo difficile stando qua nella stessa città con il rischio di incontrati ad ogni semaforo, ad ogni incrocio, ad ogni svolta.
Parto si, starò via un mese e non ha importanza dove, mi basta lasciare tutto per un po' per tornare carica, ma soprattutto con la mente libera e con una porta chiusa alle mie spalle.

Da qua inizia il mio addio, cercare di chiudere 7 anni, congelarli in un lungo ricordo che non interferisca più con il mio presente e il mio futuro per darmi la possibilità di costruire qualcosa di nuovo con nuove fondamenta.

Il viaggio a inizio, si parte!

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